Nelle scorse settimane il ministro della Salute Roberto Speranza è stato messo sotto pressione per gestire la pandemia dalla destra della coalizione di governo (Lega e Forza Italia). Il caos nella fornitura di vaccini e il prolungamento del blocco hanno indebolito la posizione del ministro, che ha mantenuto il suo posto nel passaggio dal governo Conte a quello Draghi. Il presidente Draghi ha difeso in pubblico Speranza e ha smentito le voci sulla sua possibile sostituzione ma è stato anche costretto a correggere la sua politica prevedendo un piano di riapertura che verrà attuato nei prossimi giorni. Draghi ha mostrato il suo metodo: intervenire sulle politiche senza alterare gli equilibri tra i partiti, che però restano largamente influenti sull'esecutivo. Per questo resta forte la continuità con il governo Conte 2, sia nella composizione dell'esecutivo che nel suo programma di base, nonostante gli aggiustamenti di Draghi. Per mantenere la sua posizione, il presidente del Consiglio rischia di apparire prigioniero dei partiti e forse eccessivamente legato al vecchio approccio di Giuseppe Conte.