Le elezioni legislative francesi hanno prodotto uno shock nel recente andamento della Quinta Repubblica, con il neo Presidente Emmanuel Macron che non è riuscito a guadagnarsi nelle urne una propria maggioranza parlamentare autonoma. In ragione di veti incrociati, inoltre, nemmeno le variegate opposizioni possono formare una coalizione di governo alternativa. Questa situazione, per certi versi, potrebbe spingere Parigi a riconsiderare alcuni eccessi “presidenziali” non necessariamente presenti nella versione originaria della Quinta Repubblica. Inoltre, in Francia si fanno sempre più frequenti i paragoni con altri modelli parlamentari, come quello italiano. Per ora prevalgono i giudizi negativi, ma una più intensa contrattazione delle riforme con maggioranze a geometria variabile potrebbe smussare certe asperità percepite dall’opinione pubblica rispetto al macronismo, spingendo tra l’altro a una rivalutazione dei sistemi non maggioritari e in definitiva a una europeizzazione del modello francese.
Policy Brief n. 14/2022, Perché una politica francese più “all’italiana” non è un dramma, Jean-Pierre Darnis