La nuova legislatura è la prima ad aprirsi dopo la riforma costituzionale del 2020 che ha ridotto il numero dei parlamentari, ora 400 alla Camera dei deputati e 200 (più i senatori a vita e di diritto) al Senato della Repubblica. Tuttavia mentre Palazzo Madama ha approvato, nell’estate del 2022, una notevole riforma del proprio regolamento, insistendo soprattutto sull’adeguamento dei quorum, sulle regole per la costituzione dei gruppi parlamentari, sul numero delle commissioni permanenti, nonché su una serie di regole per evitare – o, quantomeno, limitare – il transfughismo parlamentare, la Camera dei deputati al contrario non è riuscita ad approvare una simile riforma. Per questo motivo, come illustrato in questo Policy Brief, le due Camere partono con una vistosa asimmetria nei rispettivi regolamenti parlamentari. Asimmetria che, peraltro, si situa proprio in due settori cruciali della dinamica parlamentare: i gruppi e le commissioni, che sono le vere architravi dei lavori dei Parlamenti moderni.
Policy Brief n. 25/2022: Le nuove Camere alla sfida delle “asimmetrie” su gruppi e commissioni parlamentari, Luca Bartolucci