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La politica del “vistocogliocchi”. Sinistra e destra dopo il populismo

La politica del “vistocogliocchi”. Sinistra e destra dopo il populismo

 Si comincia a parlare di “post-populismo”. Ma stiamo davvero uscendo dalla stagione del cosiddetto populismo? Se sì, che cos’ha lasciato dietro di sé quella stagione? E che aspetto possono avere, allora, una sinistra e una destra post-populiste?

In estrema sintesi, secondo Giovanni Orsina il populismo ha rappresentato una rivolta del piccolo contro il grande, del concreto contro l’astratto, del vicino contro il lontano, del presente contro il futuro, del mondo vissuto contro il mondo pensato. O, per dirla con Stefano d’Arrigo, del “vistocogliocchi” contro il “sentitodire”.

In questo Policy Brief – che sintetizza tre articoli usciti su “La Stampa” nelle scorse settimane – si sostiene che l’ondata populista non si sia in realtà esaurita ma abbia allagato il Palazzo, e che la politica post-populista sia quindi tenuta a farci i conti. Partendo da queste due premesse, l’autore sviluppa un embrione di ragionamento su quali siano le sfide che attendono il progressismo post-populista e il conservatorismo post-populista.

Policy Brief n. 1/2023: La politica del “vistocogliocchi”. Sinistra e destra dopo il populismoGiovanni Orsina