La rimozione di Luca Palamara dall’ordine giudiziario da parte del Consiglio superiore della magistratura, decisa in seguito al cosiddetto scandalo delle nomine pilotate che nel giugno 2019 ha travolto l’organo di governo autonomo delle toghe, ha riacceso l’attenzione dell’opinione pubblica e della dottrina sul fenomeno delle degenerazioni delle correnti nella magistratura e nel Csm. Contrariamente all’impressione diffusa negli organi di informazione e nella dottrina, il tema delle generazioni del “correntismo” è stato al centro di richiami frequenti da parte di tutti i presidenti della Repubblica che si sono succeduti dalla fine degli anni Settanta, cioè da quando le correnti hanno cominciato a esercitare un’influenza di primo piano sull’attività svolta dal Csm. Tali richiami, tuttavia, risultano essere rimasti inascoltati.
> Policy Brief 11/2020: Oltre il caso Palamara. Le degenerazioni delle correnti nella magistraturae i richiami (inascoltati) dei Presidenti della Repubblica, Ermes Antonucci