Nel secondo decennio del XXI secolo si è chiusa (forse) una fase storica rivoluzionaria durata quasi mezzo secolo. Gli ultimi cinquant’anni, infatti, sono stati i decenni della fine della rivoluzione politica, ma pure del trionfo di quella antipolitica. Ed è la crisi di questa seconda rivoluzione, quella antipolitica, che stiamo vivendo oggi. L’utopismo antipolitico puntava sull’Individuo Globale, svincolato da gerarchie e territori, in grado di auto-costituirsi un’identità e meno incline ad addensarsi in demos.
Poi, dal 2001 a oggi, il terrorismo internazionale, l’atteggiamento assertivo della potenza cinese e la Grande recessione hanno fatto irruzione sulla scena, ricordandoci che la politica o almeno il bisogno di essa erano ancora tra noi. Il “sovranismo”, in quest’ottica, va letto come una delle declinazioni possibili – all’interno delle democrazie liberali – della domanda di politica e in generale di strumenti per tentare di controllare l’esistente.
- Policy Brief 16/2021: Ascesa e declino dell’Antipolitica, Giovanni Orsina