Decine di arresti di cittadini cubani, il blocco di internet, le restrizioni e perfino gli attacchi alla (poca) stampa internazionale presente sull’isola, da ultimo qualche concessione retorica ai manifestanti: così il regime cubano, dall’ottobre 2019 presieduto da Miguel Díaz-Canel, sta tentando di ridimensionare moti di piazza che, per diffusione e intensità, non si vedevano sull’isola da anni, almeno dal 1994.
In questo Policy Brief, a cura della Prof.ssa Luiss Maria Elena Cavallaro, viene tracciata una prima comparazione tra le manifestazioni di oggi e quelle di 27 anni fa, analizzando i principali motivi che hanno portato i cittadini in piazza nelle due occasioni, il ruolo della leadership allora di Fidel Castro e oggi di Díaz-Canel, il cangiante contesto internazionale e la variabile “emigrazione” nel rapporto con gli Stati Uniti.
- Policy Brief 27/2021: “Patria Y Vida” o “Patria Y Muerte”? Un’analisi comparata delle proteste a Cuba, Maria Elena Cavallaro