La pandemia da Covid-19, in Italia, ha avuto conseguenze dirompenti anche sul procedimento legislativo. E se le criticità che caratterizzano il procedimento di formazione delle leggi, certo, non si possono attribuire tutte all’emergenza pandemica, quest’ultima ha rappresentato un potentissimo acceleratore di tendenze già in essere. In particolare, da una parte si assiste alla riduzione della capacità del Parlamento di svolgere attività legislativa e, in modo correlato, all’incremento del “ruolo normativo” del Governo. Un ruolo che senz’altro gli spetta, specie in forme di governo parlamentari, ma che sembra aver assunto proporzioni eccessive, dando luogo a un sostanziale monopolio in capo al Governo dell’agenda politico-normativa. Le avvenute violazioni delle norme e dei principi costituzionali, condannabili in sé, hanno peraltro effetti deleteri sulle politiche pubbliche. Un aspetto da non sottovalutare in particolare nei mesi in cui, all’Italia, è richiesto uno sforzo senza precedenti di programmazione, legislazione e responsabilizzazione dei soggetti chiamati a elaborare politiche settoriali per gestire al meglio le risorse del Recovery Fund europeo.
Leggi il nuovo Policy Brief della Luiss School of Government a cura di Nicola Lupo, Professore ordinario di Diritto pubblico Direttore del Master in Parlamento e Politiche Pubbliche.
> Policy Brief 13/2020: Così l’emergenza pandemica ha aggravato la crisi del procedimento legislativo in Italia, Nicola Lupo