Pragmatismo e forte radicamento alla fattualità dei provvedimenti varati, sobrietà nell’uso dei codici autorappresentativi, capacità di sintesi tra diversi format comunicativi, tendenza alla verticalizzazione nella creazione/distribuzione dei messaggi: sono alcuni degli elementi che caratterizzano la comunicazione del Presidente de lConsiglio, Mario Draghi, e del suo governo.
Anche per queste ragioni, giocando semanticamente, nel Policy Brief si parla di un modello teorico-empirico di “ComunicAzione”. Un modello che si sta dimostrando funzionale, nonostante numerose sfide da affrontare contemporaneamente sul fronte delle policy tanto quanto della comunicazione, come per esempio le profonde differenze identitarie tra i partitidell’attuale maggioranza e l’esigenza degli stessi partiti di farle risaltare agli occhi dell’elettorato. In un’ottica di medio-lungo periodo, l’autore ragiona anche su una ipotetica “seconda fase” della comunicazione di Draghi, nella quale l’uso del solo capitale reputazionale del presidente del Consiglio potrebbe non bastare per noninficiare la luna di miele oggi in corso con l’opinione pubblica italiana.
- Policy Brief 22/2021: Il governo Draghi tra valore reale e valore percepito, Francesco Giorgino