La possibilità di sottoscrivere con la firma digitale i referendum abrogativi costituisce, dal punto di vista istituzionale e politico, una novità di un certo rilievo. In Italia, in questi giorni, stiamo assistendo infatti all’ennesima sfida lanciata dalla rivoluzione digitale al cuore della democrazia rappresentativa. Tutto è iniziato con un classico “blitz” parlamentare che, associando le potenzialità dei nuovi strumenti tecnologici a un istituto già di per sé potente come il referendum abrogativo previsto dalla Costituzione, potrebbe avere conseguenze dirompenti sulla dinamica politica del nostro Paese. In questo Policy Brief si analizzano alcune delle possibili conseguenze, contestualizzandole all’interno di una serie di profondi mutamenti già impressi dall’avvento di Internet sui meccanismi alla base della nostra democrazia.
- Policy Brief: 31/2021: La nuova vita “digitale” del referendum abrogativo. Origini e conseguenze, Nicola Lupo