In una Russia in cui l’autoritarismo è crescente, il recente voto parlamentare non poteva e non serviva a esprimere le preferenze della popolazione. L’appuntamento delle elezioni legislative è diventato un momento in cui il Cremlino – il cui obiettivo primario, dopo vent’anni di regime putiniano, è la stabilità - testa il grado di controllo che ha sulla società e valuta quanto i meccanismi escogitati per evitare l’emergere di un’opposizione organizzata siano adeguati ad affrontare le prossime elezioni presidenziali del 2024. In questo Policy Brief, si analizzano l’efficacia dell’attuale sistema repressivo, il ricambio generazionale a cui comunque la leadership politica russa andrà incontro e le conseguenze di ciò, infine l’ipotesi di un possibile rafforzamento dell’opposizione rappresentata dal Partito Comunista.
- Policy Brief 33/2021: Quanto è stabile Vladimir Putin? Indizi dalla prova elettorale russa, Carolina De Stefano