Il decreto attuativo sull’assegno unico universale per i figli dal marzo 2022, il compromesso in Legge di Bilancio sulle pensioni con il rinvio del ritorno alle regole della riforma Fornero, l’ipotizzato via libera al bonus 110% nelle case unifamiliari senza più soglia Isee a 25mila euro e infine il varo di un Ddl Concorrenza dai contenuti che potevano essere più ambiziosi. Sono soltanto quattro indizi diversi di una politica economica, quella dell’attuale Governo Draghi, che negli ultimi tempi sembra esporsi a due rischi, trasversali a tutti gli ambiti di intervento: da una parte tale politica potrebbe non riuscire ad alimentare una crescita sostenuta nel medio-lungo periodo, dall’altra potrebbe minare la fiducia di istituzioni europee e investitori internazionali.
- Policy Brief 37/2021: Una politica economica a rischio “sfiducia”, Veronica De Romanis