Ecco i requisiti minimi di un futuro piano per stabilizzare e pacificare l’Ucraina
Passato ormai oltre un anno dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, nell’attuale fase rimane assolutamente necessario continuare a supportare la resistenza di Kiev al fine di garantire quella “forza coercitiva” indispensabile per dare origine a un percorso negoziale. In questo Policy Brief, anche tenendo conto del piano cinese in 12 punti per l’Ucraina, ci si concentra su quanto potrebbe succedere in una fase immediatamente successiva, quando giungesse il momento per gli Stati Uniti e l’Unione Europea di prefigurare un percorso di composizione del conflitto assai più sostanzioso. Tra i requisiti minimi di un piano di pacificazione e stabilizzazione dell’area, l’Autore inserisce, oltre a un preliminare cessate il fuoco, una Ground Safety Zone-Zona di Sicurezza, il disarmo dei combattenti non regolari, l’intervento di una forza militare internazionale autorizzata dall’Onu con compiti di interposizione, lo svolgimento di un referendum per definire il futuro del Donbass e altre importanti iniziative.
Policy Brief n. 5/2023: Ecco i requisiti minimi di un futuro piano per stabilizzare e pacificare l’Ucraina, Salvatore Farina