Tra gli analisti, specie all’estero, non sono mancate in queste settimane letture allarmistiche del legame tra l'esito delle elezioni politiche italiane del prossimo 25 settembre e la sorte del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) in cui il nostro Paese è impegnato d’intesa con l’Unione europea. Allarmismo che fa leva su almeno tre luoghi comuni. Il primo: “La crisi del Governo Draghi rallenta necessariamente il percorso del PNRR”. Il secondo: “L’avanzamento del PNRR può prescindere dalla politica”. Il terzo: “Gli impegni assunti in Italia con il PNRR sono stati imposti dall’Unione europea”. Tre luoghi comuni confutati dall’autore in questo Policy Brief.
Policy Brief n. 18/2022, PNRR e “rischio elettorale” in Italia. Tanto rumore per nulla?, Luciano Monti