In una Russia in cui l’autoritarismo è crescente, il recente voto parlamentare non poteva e non serviva a esprimere le preferenze della popolazione. L’appuntamento delle elezioni legislative è diventato un momento in cui il Cremlino – il cui obiettivo primario, dopo vent’anni di regime putiniano, è la stabilità - testa il grado di controllo che ha sulla società e valuta quanto i meccanismi escogitati per evitare l’emergere di un’opposizione organizzata siano adeguati ad affrontare le prossime elezioni presidenziali del 2024.
L'analisi della Dott.ssa Carolina De Stefano